giovedì 2 gennaio 2014

ll panno e la Lenci


Ho notato da un po' di tempo a questa parte, che nel mondo del bricolage c'è un certo revival del feltro, che viene utilizzato per una gran quantità di lavoretti molto carini. Il feltro mi ha fatto tornare alla mente il panno lenci che era di moda quando io ero una bambina. Io e mia sorella avevamo una gonnellina blu, con la tasca applicata, a forma di ochetta, tutto di panno, mentre alcune ragazze che abitavano vicino a mia nonna costruivano dei pupazzi che mi parevano meravigliosi : papere, bambi, cagnolini e i personaggi Disney.
























Da wikipedia: panno lenci è una stoffa non tessuta (priva quindi di trama e ordito) ottenuta per infeltrimento delle fibre generalmente di lana cardata di pecora o di pelo di capra mohair.
Si caratterizza per essere caldo, leggero e sottile. Non essendo un tessuto non tende a sfilacciarsi al taglio, non si disfa e non necessita, quindi, di orli o cuciture di finitura (sorfilo).





Fu inventato dalla ditta Lenci per la confezione di bambole artistiche. Le bambole, di grande pregio, erano interamente realizzate in panno: per le testine il panno era pressato in stampi sagomati, i volti dipinti, gli abitini perfettamente rifiniti, gli accessori curati nei dettagli. Per cercare di realizzare bambolotti lavabili - che veramente tali non furono mai - il panno veniva ricoperto con una sottile mussola e, per imitare la pelle vellutata, cosparso di polvere di vellutina. L'avvento della celluloide cambiò in modo radicale la produzione di bambole, facendo diventare obsolete quelle in panno e quelle in porcellana.










La ditta Lenci viene fondata a Torino nel 1919 da Enrico ed Elena Scavini. Il nome deriva dal soprannome di Elena ("Helenchen") poi trasformato in acronimo Ludus est nobis costanter industria (il gioco è la nostra opera continua). Produceva bambole e abiti in panno, oggetti e arredi in legno per bambini. Il tipico panno, che rendeva le bambole lavabili, ebbe un particolare successo perché, rispetto alle tradizionali bambole in porcellana del XIX secolo, era molto più economico e più adatto al gioco coi bambini.
 Lo studio fu un punto di incontro di artisti e fucina di idee, aperto alle collaborazioni di artisti del tempo. Dal 1932 entrarono nella gestione i fratelli Garella. Dal 1942 al 1992 Beppe Garella sarà l'anima dell'azienda che sarà in seguito ereditata dalla figlia e poi ceduta nel 1997.













Il grande successo di queste strepitose bambole in feltro valse numerosi premi alla ditta Lenci durante le varie esposizioni internazionali di Zurigo, Parigi, Roma o Milano a cui prese parte. Tuttavia, l'originalità delle creazioni Lenci fu presto messa alla prova dalle numerose imitazioni e dalla produzione, in Italia e altri Paesi d'Europa, di bambole simili ma di qualità e prezzo inferiori. Per far fronte a questo tipo di concorrenza la Lenci non poté che realizzare idee sempre nuove, come i famosi fiori in feltro Lenci inseriti a campionario nel 1926, e le ceramiche artistiche, la cui produzione iniziò nel 1927.
Nel 1927, dunque, la Lenci iniziò ad affiancare alle sue famose bambole in feltro le figure in ceramica destinate a diventare forse ancor più celebri, spaziando dai famosi nudini alle signorine leziose alla moda, dai personaggi di fantasia agli animali, dalle immagini religiose ai vasi più disparati e molto altro ancora. 















Oggi le ceramiche Lenci e le bambole Lenci sono oggetti da collezionismo.
Il panno "lenci", slegato dalla ditta storica, continua ad essere prodotto e commercializzato per realizzare oggetti hobbystici, decorazioni, pupazzi, vestitini, patchwork e gioielli.( io non ho capito se panno lenci e feltro sono la stessa cosa o se ci sia fra di loro una differenza.)
















Sui mercatini ho visto delle bambole stupende, a prezzi inaccessibili,perfino una casetta della nonna con il bosco e cappuccetto rosso col lupo, tutto di panno, mentre per quanto riguarda le ceramiche non saprei cosa dire credo siano molto più importanti delle bambole, ma è un articolo che non richiama la mia attenzione, quindi ne sono totalmente ignorante.
Concludo dicendo che mi pare di aver letto che anche la nostra Mariapia ha lavorato per la Lenci, non so se per disegnare bambole o ceramiche.

























4 commenti:

  1. Ciao.io non faccio bambole ma collane,spille,fermagli o piccole ghirlande con la lana cardata.a dir il vero quest'inverno non ho fatto ancora niente.ma lo farò.anche il feltro l'ho usato.secondo me il panno lenci è più morbido ma non son sicura siano 2cose differenti.

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  2. ciao, forse ultimamente ti ho sempre risposto da gmail....dove c'è scritto chiaro no-reply....quindi non hai mai ricevuto i miei commenti. Scusa, sono molto imbranata!

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  3. ah...sapessi quanto imbranata sono io!

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  4. ciao...faccio sculture che richiamano le bambole lenci...un caro saluto laura

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